L’aggio riconosciuto ai rivenditori per tale operazione sarà del 10%, corrispondente, quindi, alla miseria offerta dagli editori e giustamente rifiutata da tutti gli altri Sindacati di categoria, SNAG, SINAGI, UIL e USIAGI.
Un grosso affare solo per gli editori, una grande fregatura per gli edicolanti, una macchia incancellabile su coloro che, sottoscrivendo accordi al ribasso, affossano una categoria che sta attraversando una crisi tremenda.
Vorrei sapere come, le due organizzazioni firmatarie
cercheranno di giustificare la loro sottomissione agli interessi degli editori.
ECCO DOVE STA LA FREGATURA PER GLI EDICOLANTI:
Noi sappiamo che gli abbonamenti rappresentano
una quota ridotta del mercato (circa il 6% per i quotidiani e circa il 10% per
i periodici); anche se TUTTI gli attuali abbonati decidessero
di abbandonare il servizio postale scegliendo il ritiro in edicola, l'incremento di clienti sarebbe pari al 10%.
Visto il periodo generale di crisi non sarebbe da sottovalutare ma.... con regole precise e soprattutto che non penalizzino la rivendita con più lavoro e minor guadagno.
Il problema fondamentale di questo accordo non è solo quello di "accettare" i vecchi abbonati postali con una percentuale di aggio dimezzata, ma il rischio che nostri clienti abituali si trasformino in abbonati.
Quindi leggete attentamente la circolare dello SNAG Nazionale.
Visto il periodo generale di crisi non sarebbe da sottovalutare ma.... con regole precise e soprattutto che non penalizzino la rivendita con più lavoro e minor guadagno.
Il problema fondamentale di questo accordo non è solo quello di "accettare" i vecchi abbonati postali con una percentuale di aggio dimezzata, ma il rischio che nostri clienti abituali si trasformino in abbonati.
Quindi leggete attentamente la circolare dello SNAG Nazionale.
NO AGLI ABBONAMENTI AL RIBASSO
NON FIRMATE NESSUN DOCUMENTO
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